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Rivista Internazionale di Semiotica e Teoria dell’Immagine Fondata da Omar Calabrese |
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Fra visibile e leggibile. Dal fumetto alla graphic novel
A cura di Isabella Pezzini e Patrizia Violi
Flessibile, spesso complessa e di qualità, la graphic novel sembra oggi voler dimostrare che tutto può essere disegnato, svolgendo in questo un interessante ruolo di rieducazione all’immagine, attraverso l’analisi di strutture, sequenze, montaggio.
Com’è noto, Umberto Eco, divoratore onnivoro di fumetti, pubblica nel 1964, in Apocalittici e integrati. Comunicazioni di massa e teorie della cultura di massa alcuni saggi seminali dedicati ai comics. All’interno della polemica di quegli anni sulla cultura di massa, questa pubblicazione eleva il fumetto a testo degno di essere studiato “seriamente” e dunque di fatto inaugura un ambito di ricerca che da allora non ha smesso di svilupparsi fruttuosamente in diverse discipline. Per Alberto Abruzzese, ad esempio, fondamentale è lo studio di questi “spettri che si aggirano nella cultura di massa” che gettano le reti dei miti collettivi e della innovazione espressiva: “riciclaggio della memoria letteraria, figurativa e cinematografica; estremo rafforzamento del segno; ripetitività delle situazioni; organizzazione semantica per circuiti di consumo; somatizzazione dei miti e delle passioni; intreccio dei generi e loro ironizzazione” (Abruzzese 1994).
I tre saggi di Eco, divenuti celebri, erano i primi tentativi di un’analisi semiotica del fumetto: su Steve Canyon, Superman e Charlie Brown. In sintesi, nel primo caso Eco abbozzava i particolari movimenti interpretativi di integrazione e cooperazione richiesti al lettore di fumetti – che Fabbri (2004) definirà striptico, cioè lettore, visore e decifratore al tempo stesso. Nel secondo saggio, l’accento era posto sulla dimensione mitica e ideologica del giornalista-supereroe, primo di una lunga serie; nel terzo, dimostrava come attraverso il fumetto si potesse ricostruire un mondo poetico a partire dalla fenomenologia della vita quotidiana interpretata da una società di “minori”, bambini e animali. Molti altri sarebbero stati nel corso del tempo gli interventi, i riferimenti, i saggi di Eco sull’argomento (Pellitteri 2022), padrino, fra l’altro della fondamentale rivista Linus, nel cui primo numero compariva una sua intervista a Elio Vittorini e Oreste del Buono. Nel romanzo La misteriosa fiamma della regina Luana (2004), Eco infine condensa in forma letteraria il proprio immaginario pop attraverso l’editoria fumettistica degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta in Italia, contribuendo da par suo alla grande vague della nostalgia mediale caratteristica dei nostri tempi. Forse anche in omaggio a questa sua passione, Milo Manara (2023) traspone in graphic novel Il nome della rosa.
Gli approfondimenti e gli sviluppi di questa linea di ricerca sono attestati, in Italia, soprattutto dai libri di Daniele Barbieri, in continuo aggiornamento anche rispetto alle nuove tendenze che la semiosfera del fumetto manifesta nel corso del tempo, con i suoi caratteri e autori dominanti (Barbieri 1991, 2009, 2010, 2017). Assumiamo la minuziosa analisi di Tintin au Tibet di Ergé – autore belga di culto – di Jean-Marie Floch (2002), finalmente tradotta in italiano (2023), come un altro punto di riferimento nell’ambito degli studi semiotici sul fumetto. Semiologo della “Ecole de Paris”, più noto per i suoi studi sulla comunicazione e le identità visive, ma di solida formazione estetico-antropologica, Floch mette alla prova nel suo lavoro gli strumenti più aggiornati della semiotica generativa, e dunque della teoria della narratività, delle passioni, dei valori e delle forme di vita, e soprattutto si cimenta con la dimensione sincretica testo/immagine della narrazione a fumetti, focalizzandosi sulle diverse forme di significazione dei diversi linguaggi e sulle loro integrazioni. Le sue conclusioni riconducono alle questioni delle formazioni dei mitismi contemporanei e dell’immaginario collettivo, concentrandosi più sulla loro funzione di ricerca di soluzione dei conflitti che sui loro portati ideologici.
In questo quadro di riferimento essenziale, questo numero di Carte Semiotiche invita a presentare testi sui seguenti ambiti di ricerca e/o oggetti di analisi:
Questo numero di Carte semiotiche, dedicato a Umberto Eco, intende concentrarsi sullo studio di orientamento semiotico del fumetto in relazione alle sue trasformazioni in termini di produzione e di consumo attuali. Fenomeni caratterizzati dal successo incontestabile della graphic novel, ovvero una narrazione per immagini espansiva delle tradizionali strisce, e trasversale rispetto ai suoi generi, con un’importante tendenza, anch’essa
trasversale, alla traduzione intersemiotica nei più svariati ambiti.
• l’evoluzione contemporanea, italiana e/o internazionale, degli studi sul fumetto;
• l’evoluzione della graphic novel e la sua trasversalità rispetto ai generi (saggi, romanzi, biografie,
autobiografie, reportage…), con analisi di casi particolarmente significativi;
• la relazione tra visibile e leggibile realizzata nei testi, e dunque analisi delle modalità espressive
sincretiche, della dimensione plastica e ritmica;
• le forme specifiche di traduzione intersemiotica relativamente a casi di studio specifici;
• i nuovi generi del fumetto (es. i manga) anche in relazione alle nuove forme sul web;
• la forza mitopoietica delle narrazioni seriali;
• il ruolo culturale e politico delle riviste a fumetti, la disseminazione delle sue forme espressive nella
cultura pop e di avanguardia.
La redazione di Carte Semiotiche vi invita ad inviare proposte di contributo in italiano, inglese, francese o spagnolo (max. 2000 caratteri spazi inclusi o 500 parole) corredate di un breve profilo biografico (max. 10 righe) entro il 15 novembre 2024 ai seguenti indirizzi: patrizia.violi@unibo.it, isabella.pezzini@uniroma1.it e cartesemiotiche@semio-cross.it.
Si accettano contributi in italiano, inglese, francese e spagnolo.
Indicazioni operative:
• Lunghezza abstract: max. 2000 caratteri spazi inclusi (circa 500 parole).
• L’abstract dovrà riportare le indicazioni di una bibliografia minima di riferimento.
• Lunghezza articoli: max. 40.000 caratteri spazi inclusi (circa 8000 parole)
• Immagini in corpo al testo da allegare anche separatamente in alta definizione (almeno 300 dpi).
Date utili:
Termine di consegna abstract: 15 novembre 2024
Data di comunicazione di accettazione proposte: 1° dicembre 2024
Termine consegna contributi selezionati: 1° marzo 2025
Processo di revisione: marzo-aprile 2025
Consegna articoli definitivi: 15 maggio 2025
Data di pubblicazione del volume: 30 giugno 2025