Perché il calcio italiano è in crisi di risultati da anni? Come mai non siamo riusciti a stare al passo con le innovazioni di gioco prodotte nei Paesi europei che in questi anni stanno dominando lo scenario internazionale?
 In questo libro si propone una nuova prospettiva, per certi aspetti rivoluzionaria, sulla metodologia di allenamento: è un’illusione comandare lo sviluppo del gioco attraverso moduli e schemi rigidi, come si usa fare da anni in Italia. La causa delle sconfitte e delle vittorie non va ricercata nella scelta del 4-4-2 o del 4-3-3, dal momento che la vera natura del calcio, imprevedibile e sorprendente, non può essere rinchiusa in sistemi di gioco. Al contrario, il compito di un allenatore consiste nel far sviluppare ai propri giocatori quelle competenze tattiche e tecniche che permettano di ricercare col gioco «qualcosa di straordinario». L’obiettivo è «andare a vedere che cosa succede dietro le linee avversarie» in modi sempre nuovi e affidati alla fantasia, al pensiero e alle scelte di ogni singolo interprete del gioco.  Per spiegare al lettore il suo “senso del gioco”, l’autore si serve di esempi e introduce argomenti “popolari”: dalle linee guida del settore giovanile del Bayern Monaco alle discussioni con Zeman sull’utilità della preparazione fisica, dalle lezioni di Spalletti alle parole di Löw, allenatore campione del mondo con la nazionale tedesca nel 2014. Di notevole interesse la spiegazione tattica del perché Messi sia inarrestabile nel Barcellona e non riesca a esprimersi ai suoi livelli nella nazionale argentina: dipenderà dalla posizione in campo? O forse si tratta di qualcosa di più complesso?  Il libro si chiude con un’ampia scelta di proposte per l’allenamento: situazioni di gioco ed esercizi senza avversario utili per allenare il pensiero complesso e la dimensione emotiva del giocatore. Ma non si tratta di un “eserciziario” tradizionale, di cui sono pieni i libri che trattano di calcio. Questo testo, infatti, non ha la pretesa di “dare risposte”, quanto di rappresentare uno stimolo per ripensare il calcio in Italia e per rendere omaggio alla bellezza di “questo gioco straordinario” del quale spesso dimentichiamo la vera natura.